Fiore, questa è la traduzione del nome latino. Il concetto è nell'uso della luce per ricreare l’effetto del bello che la natura offre in modo spontaneo. Si tratta di un principio sempre giovane, quasi non sembra partorito dal genio di Dino Gavina e Cesare Cassina nell’ormai lontano 1962. Sempre un passo avanti rispetto alle tendenze, i lampadari Flos e le altre creazioni hanno rappresentato e interpretano tutt’oggi la spinta verso l’innovazione. Studio di nuovi materiali e collaborazioni con i giusti designer hanno dato vita a pezzi iconici per lo stile: Arco, Taraxacum e Chiara sono solo alcuni esempi.

Quando le menti giuste incontrano la fiducia di un marchio affermato, i risultati possono ambire all’olimpo della qualità. Per ben quattro volte le creazioni firmate dal brand sono state premiate con il prestigioso Compasso d’Oro: Luminator nel 1955, Parentesi nel 1979, Drop nel 1994 e May Day nel 2001. Le grandi idee sono quelle che nascono da menti illuminate, qui spiccano nomi che hanno fatto la storia dello stile nell’arredamento. Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Jasper Morrison e Gino Sarfatti sono tra gli autori della storia; Patricia Urquiola, Vincent Van Duysen e Nendo puntano verso il futuro.

Trovare uno store di Flos a Milano così come a New York può rendere l’idea di quanto il marchio sia una realtà che punta all’eccellenza nel mondo. Del resto, parlare il linguaggio della luce significa comunicare un’arte che vive. Qui nascono le idee alla base dei giochi di luce tra lampade e sospensioni Flos. Ogni creazione appare sospesa nel tempo, un esempio sono celebri linee come Taccia e Toio: il segreto del loro successo è semplice, sono sempre attuali. Questo è l’effetto di una profonda ricerca che, ora come allora, parte dallo studio di materiali e disegni.

Vecchie e nuove collezioni si avvicendano in un catalogo del tutto sganciato dai tradizionali riferimenti del tempo, quel che conta è la dimensione dalla quale parte ogni progetto. Tavolo, terra, sospensione, parete e soffitto, illuminazione degli ambienti esterni sono i territori dai quali attingere la giusta ispirazione. Le linee spaziano dagli angoli essenziali di Michael Anastassiades alle rotondità nei disegni firmati da Jasper Morrison, ogni lampada si offre con il suo concetto di stile. Cosa le accomuna? Un gioco di luce naturale, proprio come un fiore.