Le Corbusier
Con Le Corbusier siamo entrati direttamente nell’Olimpo degli architetti. Nato a La Chaux-de-Fonds nel 1887 è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese, che è diventato una delle figure più influenti nella storia dell’architettura contemporanea. Viene infatti annoverato come maestro del Movimento Moderno assieme ad altri giganti dell’architettura come Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright, Walter Gropius e Alvar Alto.
Un grande pensatore, attento ai bisogni dell’uomo e portavoce di un’architettura sociale. Pioniere nell’utilizzo di materiali come il calcestruzzo armato che diventerà uno dei materiali predominanti di tutte le sue opere architettoniche, alcune delle quali tra il 2016 e il 2017 sono state addirittura inserite nella lista dei siti patrimonio dell’Umanità e dell’UNESCO, per essere state delle architetture “testimonianza dell’invenzione di un nuovo linguaggio architettonico che segna una rottura con il passato”.
Subito dopo gli studi intraprende un lungo viaggio in giro per l’Europa, visitando paesi come l’Italia, l’Ungheria, l’Austria, la Grecia, la Germania e la Francia, carpendo i segreti di alcuni dei più famosi edifici dell’epoca e che divennero per lui una fonte di ispirazione inesauribile. A seguito di questo viaggio lasciò definitivamente la Svizzera nel 1917, trasferendosi a Parigi dove aprì il suo primo studio di architettura professionale.
Riconosciuto anche come abile urbanista e fine teorico scrive quello che tutt’ora è uno dei libri più importanti dedicati alla progettazione: il Versus Architecture del 1922 che gli valse gli inviti a numerose conferenze internazionali. Ciò che però lo ha reso immortale è stata sicuramente la costruzione della Ville Savoy a Poissy, progetto del 1929 che rappresenta la summa delle idee e delle riflessioni svolte fino a quel momento da Le Corbusier. La Ville Savoy incarna infatti i 5 punti fondamentali di quella che l’architetto definiva la Nuova Architettura, che hanno rappresentato i punti cardine per effettuare la cosiddetta rivoluzione architettonica di quegli anni: architettura su pilotis, pianta libera, facciata libera, aperture a nastro e tetto giardino.
Innumerevoli sono però i progetti degni di nota di Le Corbusier, come l’Unitè d’Habitation a Marsiglia o la Cappella di Ronchamp, la costruzione di Chadingarh e molti altri ancora.